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Impianto elettrico
Per impianto elettrico si intende il complesso di componenti elettrici aventi caratteristiche elettriche fra di loro coordinate, realizzato al fine di soddisfare un determinato scopo, (alimentazione elettrica di un appartamento, di un complesso industriale, di una macchina utensile, ecc.). L'impianto elettrico ha origine nel punto di fornitura che è il punto di prelievo in cui il fornitore mette a disposizione l'energia elettrica. Nel caso di autoproduzione, il punto di fornitura è identificato nei morsetti di uscita del generatore o del trasformatore, se esistente. I componenti elettrici facenti parte dell'impianto elettrico possono essere identificati a titolo esemplificativo ma non esaustivo nei cavi elettrici e nelle relative conduttore di protezione, nelle cassette di derivazione, negli interruttori, nelle prese, nei dispositivi di protezione ecc.. Esistono due grandi categorie di impianti elettrici: quelli ad uso civile e quelli ad uso industriale. I primi sono realizzati nelle abitazioni private e nei luoghi di pubblico accesso come scuole e ospedali; i secondi sono realizzati nei complessi industriali e di produzione e sono utilizzati per alimentare il macchinario industriale.
Guasto all ‘ impianto elettrico
Negli impianti elettrici possono verificarsi guasti o malfunzionamenti. Le principali situazioni anomale in cui un impianto elettrico si può trovare sono:
cortocircuito: problema dovuto a un difetto d'isolamento (impianto guasto), che danneggia le apparecchiature e indirettamente le persone;
dispersione elettrica: problema dovuto a un difetto d'isolamento (impianto guasto), che danneggia le persone;
sovraccarico: problema dovuto a un dimensionamento sbagliato dei conduttori o a carichi troppo elevati (impianto sano), che deteriora le apparecchiature e può portare, nel tempo, a cortocircuiti e dispersioni;
sovratensione: problema dovuto a un fulmine o a un altro effetto fisico indesiderato , che danneggia le apparecchiature.
Per evitare che questi eventi producano danni alle persone o alle cose, devono essere installati appositi apparecchi di protezione. I principali apparecchi sono:
interruttore magnetotermico: è un dispositivo per la protezione dell'impianto, che integra sia una protezione magnetica per i cortocircuiti, sia una protezione termica per i sovraccarichi;
interruttore differenziale (nel linguaggio corrente conosciuto come "salvavita"): è un dispositivo per la protezione delle persone, che protegge dalle dispersioni elettriche;
interruttore magnetotermico differenziale: è un dispositivo per la protezione di impianto e persone, che in uno stesso dispositivo integra le tre protezioni, magnetica, termica e differenziale;
fusibile: è un dispositivo per la protezione contro le sovracorrenti, negli impianti domestici è utilizzato quasi esclusivamente per la protezione di piccoli utilizzatori come alimentatori per impianti citofonici o trasformatori per campanelli, in ambito industriale trova impiego comune nella protezione dei motori contro i cortocircuiti; dev'essere sostituito ogni volta che interviene;
scaricatore: è un dispositivo per la protezione dell'impianto, che protegge dalle sovratensioni.
salvamotore: è un interruttore magnetotermico specifico per la protezione dei motori contro sovraccarichi e cortocircuiti, con soglia d'intervento termico tarabile; spesso è sostituito da un interruttore termico per motori abbinato a fusibili.
Inoltre, perché gli interruttori differenziali possano funzionare adeguatamente devono essere coordinati con un impianto di messa a terra, ma il loro utilizzo è indispensabile (oltre che obbligatorio) anche negli impianti che ne sono privi.